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Tre motivi per valutare la possibilità di investire nell’indice S&P 500 Equal Weight

Come utilizzare gli ETF tematici per cogliere opportunità mirate di crescita a lungo termine?
In sintesi
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Nel lungo periodo l’S&P 500 Equal Weight ha sovraperformato la versione standard dell’indice, quella ponderata per la capitalizzazione di mercato1.

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La concentrazione dei titoli di maggiori dimensioni nell’indice S&P 500 ha raggiunto livelli record, mentre le valutazioni, trainate dalle Magnifiche Sette, sono divenute eccessive. 

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La storia dimostra che i mercati “tornano spesso alla media” (concetto di Mean Reversion), il che potrebbe rappresentare un'opportunità per gli investitori che cercano di ottenere un'esposizione diversificata alle azioni statunitensi.

La versione equiponderata dell’indice S&P 500 ha sovraperformato quella standard, ponderata per la capitalizzazione di mercato, in media dell’1,05% all’anno fino al 2023i. Da allora, però, ha sottoperformato, dato che i rendimenti delle Magnifiche Sette hanno battuto nettamente quelli di tutto il resto dell’indice.& Oggi molti investitori potrebbero valutare la possibilità di ottenere esposizione all’indice S&P 500 Equal Weight per tre fattori: una concentrazione elevata, valutazioni eccessive e il “ritorno alla media” degli extrarendimenti.

Concentrazione elevata

Alla fine del 3º trimestre del 2024 il 35% della ponderazione dell’S&P 500 era rappresentato da sole 10 società, responsabili di oltre metà della volatilità dell’indice (v. figura1).& Si tratta del maggior livello di concentrazione dell’indice S&P 500 da fine anni ‘70; molte di queste azioni altamente volatili appartengono inoltre a settori simili, il che significa maggiori correlazioni tra coppie di titoli all’interno dei primi 10 rispetto all’indice nel suo insieme. Ciò aggrava ulteriormente il problema di concentrazione dell’S&P 500.

Una ponderazione basata sulla capitalizzazione di mercato implica intrinsecamente sottopesare le aziende innovatrici di domani. 20 anni fa i primi 10 titoli di oggi rappresentavano solo il 3% dell’indice S&P 500. In questi due decenni il loro contributo al rendimento dell’indice è stato del 23%, ma nel primo semestre del 2024 è arrivato a oltre il 70%ii. Nel 3º trimestre l’ampiezza del mercato ha subito una normalizzazione: questo trend di “ritorno alla media” è destinato a proseguire?

Valutazioni eccessive

Le valutazioni elevate delle mega cap hanno spinto il rapporto prezzo/utili dell’S&P 500 fino a quota 28,0 (v. figura 2), valore che rappresenta un premio del 28% rispetto all’S&P 500 Equal Weight. Storicamente, negli ultimi 20 anni, il rapporto prezzo/utili della versione equiponderata e di quella ponderata per la capitalizzazione di mercato dell’indice S&P 500 è stato simile. Il divario si è allargato nel corso della pandemia dato che il passaggio al lavoro da casa ha favorito un gran numero di titoli del settore tecnologico. L’euforia nei confronti dell’IA ha spinto le valutazioni dell’S&P 500 ancor più in alto. 

L'aspettativa di una crescita elevata di alcune società selezionate spesso determina un aumento delle valutazioni e una maggiore concentrazione del mercato, come si è visto di recente. Storicamente, negli ultimi 30 anni, è stato difficile per queste aziende sostenere una crescita eccezionale per periodi prolungati. Nel tempo il tasso di crescita di tali società tende a tornare a valori più normali, con un conseguente “ritorno alla media” di valutazioni di mercato e concentrazione. Negli ultimi 30 anni, ad esempio, solo il 3% delle società è rimasto nel primo quintile dal punto di vista della crescita del fatturato per tre anni consecutivi (v. figura 3). 

Un approccio equiponderato può aiutare a mitigare parte del rischio connesso alle valutazioni insito nell’indice S&P 500 e nell’elevato peso, al suo interno, dei titoli growth. Mitigazione del rischio che può determinare una minore sensibilità a una riduzione delle previsioni di crescita.

Il “ritorno alla media” degli extrarendimenti

L’indice S&P 500 Equal Weight è attualmente in ripresa dopo il suo peggior drawdown relativo a 12 mesi degli ultimi 20 anni (v. figura 4), dovuto al numero storicamente ristretto di titoli che hanno contribuito alla performance di mercato. Nel 3º trimestre del 2024 l’ampiezza del mercato è aumentata, tornando ai propri livelli mediani e favorendo strategie diversificate come quelle equiponderate. 

Storicamente un’elevata concentrazione all’interno dell’S&P 500 è stata frequentemente seguita da un incremento dell’ampiezza del mercato, che nell’arco di periodi più lunghi ha spesso inciso positivamente sui risultati della versione equiponderata dell’indice rispetto a quella standard.&&

Nel 2021 le Magnifiche Sette hanno trainato le performance, rendendo il 51,5% contro il 28,7% dell’S&P 500, ma hanno toccato il proprio picco verso fine anno con un “ritorno alla media” nel 2022. Nel corso di questo periodo di “ritorno alla media” la versione equiponderata dell’S&P 500 ha sovraperformato le Magnifiche Sette del 34%. Questa dinamica si è presentata nuovamente nel 2023, quando il rendimento del mercato è provenuto per il 61% dalle Magnifiche Sette fino a giugno 2024iii. Nel 3º trimestre del 2024 il mercato ha sottoposto a un attento scrutinio le valutazioni dei titoli legati all’IA e il mix tra le tempistiche di pubblicazione delle relative previsioni sugli utili e i tagli dei tassi da parte della Fed hanno portato a una maggiore ampiezza del mercato e a una sovraperformance degli altri 493 titoli dell’S&P 500 sulle Magnifiche Setteiv.

Con la concentrazione dell’indice vicina ai propri massimi da diversi decenni a questa parte e valutazioni eccessive, la necessità di diversificare continua a farsi sentire spingendo molti investitori a puntare su un approccio equiponderato.&

Invesco S&P 500 Equal Weight UCITS ETF

Questo UCITS ETF offre una metodologia di ponderazione alternativa rispetto a quella dell’indice S&P 500 fornendo esposizione alle stesse società parte della versione standard dell’indice, ma attribuendo loro lo stesso peso in corrispondenza di ciascun ribilanciamento trimestrale.

L’investimento consiste nell’acquisizione di quote di un fondo indicizzato a gestione passiva e non degli asset sottostanti detenuti dal fondo medesimo.

Scopri il nostro ETF

  • Note a piè di pagina

    1 Fonte: Bloomberg, rendimenti annualizzati dal 1989 al 2023 

    i Fonte: FactSet, dal 30 aprile 1999 al 31 dicembre 2022

    ii Fonte: FactSet, analisi della ponderazione delle prime 10 società parte dell’indice S&P 500 dal 30 aprile 1999 al 30 settembre 2024. L’attribuzione dei rendimenti isola il rendimento annualizzato medio delle 10 società di maggiori dimensioni per capitalizzazione di mercato nell’S&P 500 su base mensile negli ultimi 20 anni e nell’ultimo anno rispetto a quello della società media all’interno dell’indice.

    iii Fonte: FactSet, dal 1º gennaio 2023 al 30 giugno 2024

    iv Fonte: Bloomberg. Le società parte dell’S&P 500, escludendo le Magnifiche Sette, hanno reso il 9,6%, mentre le Magnifiche Sette hanno reso il 5,4%

    Tabella delle performance a 10 anni

    Performance degli indici (%)

    Ott 23 -
    Ott 24

    Ott 22 -
    Ott 23

    Ott 21 -
    Ott 22

    Ott 20 -
    Ott 21

    Ott 19 -
    Ott 20

    Ott 18 -
    Ott 19

    Ott 17 -
    Ott 18

    Ott 16 -
    Ott 17

    Ott 15 -
    Ott 16

    Ott 14 -
    Ott 15

    Dic 23 -
    Set 24

    Dic 22 -
    Dic 23

    Dic 20 -
    Dic 23

    S&P 500 Net Total Return

    37,42%

    9,59%

    -15,01%

    42,29%

    9,09%

    13,63%

    6,73%

    22,87%

    3,83%

    4,55%

    21,70%

    25,67%

    31,24%

    S&P 500 Equal Weight Net Total Return

    31,35%

    -1,32%

    -10,35%

    48,51%

    -0,06%

    12,13%

    3,99%

    19,72%

    5,04%

    2,24%

    14,67%

    13,17%

    28,53%

    I rendimenti possono aumentare o diminuire in funzione delle fluttuazioni dei tassi di cambio. Fonte: Bloomberg, Invesco; performance al 31 ottobre 2024. Le performance passate non sono indicative di pari rendimenti futuri.

    Rischi di investimento

    Per informazioni complete sui rischi, consultare i documenti legali.

    Il valore degli investimenti e il loro eventuale reddito sono soggetti a fluttuazioni. Ciò può essere in parte dovuto alle variazioni dei tassi di cambio. Gli investitori potrebbero non recuperare l'intero importo investito.

    Il valore delle azioni e dei titoli correlati alle azioni può essere influenzato da una serie di fattori, tra cui le attività e i risultati dell'emittente e le condizioni economiche e di mercato generali e regionali. Ciò può comportare fluttuazioni del valore del Fondo.

    Gli investitori devono essere disposti ad accettare un grado di rischio più elevato rispetto a quello associato a un ETF geograficamente diversificato.

    Il Fondo può essere esposto al rischio che il debitore non adempia al proprio obbligo di restituire i titoli alla fine del periodo di prestito, e che, in caso di insolvenza, non sia in grado di vendere le garanzie collaterali fornite.

    Informazioni importanti

    Dati al 30 settembre 2024, salvo ove diversamente specificato.

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    Le quote/azioni degli UCITS ETF acquistate sul mercato secondario non possono di solito essere rivendute direttamente all'UCITS ETF. Gli investitori devono acquistare e vendere quote/azioni sul mercato secondario con l'assistenza di un intermediario (ad es. un agente di borsa) e possono incorrere in commissioni. Inoltre, gli investitori possono pagare più del valore patrimoniale netto corrente quando acquistano quote/azioni e possono ricevere meno del valore patrimoniale netto corrente quando le vendono. Per gli obiettivi e la politica d'investimento completa, consultare il prospetto informativo in vigore.

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    EMEA 4077966/2024